"Non posso dire che l'arte sia semplicemente un processo, che avviene in un modo o in un altro; che essa é qualcosa che vomito. Perché, ciò che esce può esattamente non andare bene. Dunque, non é sufficiente che esca qualcosa dall'uomo (...) in verità, non é affatto certo che ne esca qualcosa (...) il fatto é che mi devo preparare, devo prepararmi senza sosta. Durante tutta la vita devo comportarmi in modo tale che ciascun istante faccia parte della preparazione (...), devo sempre prepararmi con la previsione che le forze sono lì, presenti. I principi sono lì. A quel punto, uscirà qualcosa che sarà considerevolmente più giusto di quanto sarebbe potuto essere se non mi fossi dedicato a tale lavoro preparatorio. Si tratta, molto semplicemente, di allenamento. Ma allora dovrò anche esaminare ciò che é uscito da me (...) dovrò anche portare altre persone in prossimità della cosa; ho bisogno di discuterne subito con altri, e ascoltare le loro opinioni, visto che non posso pretendere, in nessun caso, che ciò che ho prodotto sia oggettivamente giusto, sotto tutti i punti di vista (...) Si può proclamare la propria fedeltà all'arte dicendo che é un cammino verso qualcosa, e che mai essa potrà racchiudere qualcosa come una perfezione, secondo tutti i principi possibili dello Spirito Universale. D'altro canto, là dove fosse davvero qualcosa di realmente perfetto, l'arte sarebbe morta.
( Joseph Beuys )

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(foto di Antonio Sacco 49 x 70 cm stampa su alluminio)